Economia

Volkswagen: tutto sul terremoto elettrico Made in Germany

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Il van elettrico Volkswagen I.D. Buzz

Volkswagen: la lezione del dieselgate è servita. E adesso il big tedesco cambia completamente pelle, sposando la causa dei veicoli elettrici in grande stile. Entro il 2022, 16 nuove fabbriche nel mondo saranno dedicate alla produzione di auto ibride o full electric ad emissioni zero. E nell’operazione saranno coinvolti anche altri marchi del gruppo di Wolfsburg: Audi, Seat e Skoda.

La notizia è di quelle epocali per il mercato dell’auto. Un terremoto da far tremare le vene ai polsi dei competitor mondiali. Perché finora nessuno dei big delle 4 ruote aveva messo in campo per l’auto elettrica una potenza di fuoco del genere, che assorbirà gran parte dei 34 miliardi di euro di investimenti previsti dal gruppo nei prossimi 5 anni.

Volkswagen: il Müller-pensiero

“Sappiamo di essere responsabili per il dibattito sul diesel. E sia come imprese che come comparto dobbiamo essere parte della soluzione”, ha affermato Matthias Müller, numero uno del Gruppo tedesco. Così, “dal 2019 vedremo un nuovo mezzo a batteria praticamente ogni mese. Ecco come intendiamo offrire la più ampia flotta di veicoli elettrici nel mondo, per tutti i Brand e in tutte le regioni, in pochi anni”, ha annunciato Müller.

L’obiettivo di Volkswagen è produrre fino a 3 milioni di veicoli elettrici all’anno entro il 2025. E commercializzare così 80 nuovi modelli alimentati a batteria. Intanto, nel corso del 2018 agli 8 modelli elettrici e ibridi plug-in prodotti in tre stabilimenti e già disponibili sul mercato se ne aggiungeranno altri 9. E 3 saranno full electric.

Volkswagen: conti e batterie

Nonostante i conti salati pagati per il dieselgate, il gruppo di Wolfsburg ha continuato a macinare profitti. Nel 2017 ha messo a bilancio 3,3 miliardi di euro di utili netti. Con un incremento del 73% su quelli del 2016 (1,9 miliardi). Un solido stato di salute che di certo ha influito sulla rivoluzione elettrica, che avrà benefici effetti su tutta la nuova filiera dei fornitori del settore.

Nel campo delle batterie per alimentare i nuovi modelli, per esempio, il gruppo tedesco ha già sottoscritto contratti con produttori cinesi ed europei per un ammontare di 20 miliardi di euro. Insomma, non c’è che dire, a Wolfsburg hanno proprio voltato pagina a tutto vantaggio anche dell’ambiente.

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