Piacenza

Municipale: l’ambiziosa Stagione lirica piacentina punta su Verdi e Illica

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Municipale: il Teatro piacentino e la nuova Stagione lirica 2018/2019. Una sfida ambiziosa, che propone grandi compositori italiani, titoli di rara esecuzione e un aumento delle serate di rappresentazione. Dopo un anno che verrà ricordato soprattutto per il grande successo de La Gioconda, la Fondazione Teatri di Piacenza rilancia infatti con ben 7 produzioni d’opera, di cui 5 nuovi allestimenti. E con un cartellone che si annuncia tra i più densi della storia del Teatro Municipale. D’altra parte gli stimoli ci sono tutti: dall’incoraggiamento di un pubblico fedelissimo, e in costante crescita, all’attenzione della critica più autorevole.

Il nuovo Cartellone d’opera abbraccerà così tre secoli, dal Barocco al Verismo, dedicando particolare attenzione al repertorio verdiano. E celebrando un figlio illustre del territorio piacentino: il librettista Luigi Illica, nel centenario della morte, avvenuta a Castell’Arquato il 16 dicembre 1919.

Traviata e Pagliacci

Apre la Stagione il Verdi popolare de La Traviata. La rappresentazione è affidata ai giovani talenti usciti dall’eccellenza del Progetto Opera Laboratorio di cui è responsabile didattico Leo Nucci, con la direzione di Pier Giorgio Morandi.
Novità di quest’anno sarà l’inaugurazione nel mese di dicembre (venerdì 21 e domenica 23). Rinnovando così l’antica tradizione del Teatro Municipale, che prevedeva l’apertura del cartellone operistico in occasione delle festività natalizie. Sarà una Violetta ispirata al mito della Divina Maria Callas quella che andrà in scena. Con una speciale anteprima programmata il 19 dicembre e dedicata ai giovani che nell’arco della Stagione 2018/2019 festeggeranno il diciottesimo compleanno (#traviata18).
Tuttavia, la Stagione del Municipale avrà anche un’anteprima, che porterà sul palcoscenico già a ottobre (giovedì 4 e domenica 7) Pagliacci di Ruggero Leoncavallo. La direzione è di Vladimir Ovodok e la regia di Cristina Mazzavillani Muti.

Municipale: La Forza del destino

Ancora a Giuseppe Verdi sarà dedicata la nuova produzione che nascerà a Piacenza, per poi approdare in altri Teatri di Tradizione emiliani: La forza del destino (18 e 20 gennaio). Si tratta di un titolo cruciale nella produzione del Verdi maturo, da egli stesso definito “dramma potente, singolare e vastissimo”, che sarà affidato alla bacchetta di Francesco Ivan Ciampa, già applaudito due anni fa ne La Wally, e all’esperta regia di Italo Nunziata.

Il cast? Di fuoriclasse, quasi tutti al debutto nel ruolo. Tra i protagonisti de La forza del destino spiccano infatti Anna Pirozzi (Leonora), soprano drammatico di agilità tra i più richiesti. Poi il tenore Luciano Ganci (Alvaro), interessante voce del panorama internazionale, che affronterà uno dei personaggi più difficili del repertorio operistico. Con loro, Kiril Manolov (Don Carlo di Vargas) che torna al Municipale dopo l’applaudito Simon Boccanegra, oltre a Judit Kutasi (Preziosilla) imponente voce di mezzosoprano. Senza dimenticare il giovanissimo basso Marko Mimica (Padre Guardiano) e l’istrionico Paolo Bordogna (Fra Melitone). Completano il cast Carlotta Vichi (Curra), Marcello Nardis (Mastro Trabuco), e i piacentini Mattia Denti (Marchese di Calatrava) e Juliusz Loranzi (Un alcade/Un chirurgo).

Nel segno di Illica

L’omaggio a Illica si aprirà invece con Andrea Chénier e Tosca, per andare poi a completarsi nella Stagione 2019/2020. All’opera di Umberto Giordano, in scena il 22 e 24 febbraio al Municipale da cui è assente da vent’anni, si dedicherà il regista Nicola Berloffa. Nuovo l’allestimento, elegante ma anticonvenzionale, con la direzione di Aldo Sisillo. La produzione di Andrea Chénier vede poi il gradito ritorno dell’acclamato soprano Saioa Hernández dopo il clamoroso successo dei debutti nei ruoli di Gioconda e di Wally. Con lei, il baritono di classe e talento Claudio Sgura. E il tenore drammatico di caratura internazionale Martin Muehle, per la prima volta sul palcoscenico del Teatro piacentino.

L’amatissimo titolo pucciniano (15 e 17 marzo) vedrà invece sul podio il giovane direttore Sesto Quatrini, molto apprezzato anche all’estero. Il maestro si cimenterà nell’ormai storico allestimento del Teatro Regio di Parma con cui il Municipale inizia un nuovo percorso di collaborazione. Firmato da Joseph Franconi Lee da un’idea registica di Alberto Fassini, Tosca vedrà tra gli interpreti principali Susanna Branchini, Stefano La Colla, Amartuvshin Enkhbat, Valentino Salvini, Mattia Denti.

Serse al Municipale

Ma non è tutto. Per la prima volta nella storia del Municipale sarà rappresentata l’opera Serse. Preziosa rarità del repertorio barocco, composta da Georg Friedrich Händel nel 1738, Serse è proposta in un nuovo allestimento con la regia del poliedrico artista Gabriele Vacis. Nel cast spiccano le voci di Arianna Vendittelli, Marina De Liso, Delphine Galou, che saranno accompagnate dall’Accademia Bizantina, formazione orchestrale specialista nel Barocco, diretta dall’esperto Ottavio Dantone.

Il Verdi Opera Gala

Infine, grande festa per concludere la Stagione (25 e 27 ottobre), con il Verdi Opera Gala. Vedrà la messinscena di Simon Boccanegra (atto secondo), Aida (atto terzo) e Otello (atto quarto). Protagonista assoluto sarà il tenore Francesco Meli, una delle figure di spicco del panorama operistico italiano e internazionale che fa ritorno a Piacenza dopo lo straordinario successo ottenuto ne La Gioconda. Con lui sul palco Vittoria Yeo, Serena Gamberoni, Michele Patti, Matteo Mezzaro, Clarissa Leonardi, Kiril Manolov, Mattia Denti. La regia è di Federico Bertolani e la direzione di Michele Gamba.

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