Opinioni

Macron crolla in Francia ma continua a sognare l’Europa

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Macron: come va la popolarità del Président a un’anno e mezzo dalla sua vittoria trionfale in Francia? Prima di rispondere alla domanda, esaminando gli ultimi insuccessi dell’inquilino dell’Eliseo, vediamo come sono messi gli altri leader europei, tanto per girare meglio il coltello nella piaga.

Italia e Spagna: luna di miele

Da noi il gradimento del premier Giuseppe Conte è al 47% e quello di Luigi di Maio al 46, superati entrambi da Matteo Salvini, che veleggia sicuro sul 52%. Il governo nel suo complesso ha il gradimento del 60% degli italiani. Il sondaggio sui nostri politici è precedente al varo della manovra finanziaria. Ma dato che rispecchia quasi esattamente il contratto di governo, difficilmente ci saranno modifiche clamorose nei prossimi giorni.

In Spagna il governo Sanchez è ancora in luna di miele. Per l’autunno si preannunciano però una serie di grane. In particolare sul fronte indipendentista catalano e sulla gestione dei migranti nelle due enclave di Ceuta e Melilla. Ma l’economia iberica va a gonfie vele e questo mette le ali al nuovo esecutivo.

Le signore d’Europa

E la Merkel come va? Il suo gradimento è sempre più basso. Tanto che oggi solo il 48% dei tedeschi la vorrebbe come cancelliera. In più ha problemi con gli estremisti di Alternative für Deutschland e in casa col leader della Csu bavarese Seehofer.
Theresa May, invece, cresce nei sondaggi. Gli elettori britannici premiano la sua intenzione di arrivare ad una soft exit dall’Unione europea, che eviti costi eccessivi e contraccolpi economici.

Macron: di male in peggio

Ed ora passiamo ad Emmanuel Macron. La popolarità del pétit prince sta precipitando a rotta di collo. Negli ultimi sondaggi il suo gradimento è al 28% e ha perso 12 punti solo dal giugno scorso. Insomma, oltre il 70% dei francesi non lo vorrebbe più come Presidente.

Ma Macron non è – e non vuole essere – solo l’inquilino dell’Eliseo. Lui punta a diventare il capofila del progressismo che si batte contro la deriva sovranista europea di Salvini, Le Pen, KurzOrbanE la madre di tutte le battaglie si avvicina. È fissata per il maggio 2019, quando si svolgeranno le elezioni del Parlamento europeo.

Euroscettici in agguato

L’anno prossimo per gli analisti il Ppe e l’Alleanza dei socialisti e democratici subiranno un forte calo dei consensi, pur restando i due gruppi più numerosi nell’emiciclo di Strasburgo.
Poi ci sarà un aumento considerevole delle forze euroscettiche, mentre resta un mistero il risultato di En Marche, che non era presente alle ultime elezioni. I sondaggisti danno il partito di Macron attorno al 21%. Esattamente come il Rassemblement National di Marine Le Pen. Solo un anno e mezzo fa nella corsa all’Eliseo Macron aveva preso il 24% al primo turno. Ed era volato al 66% nel ballottaggio contro la Le Pen.
In Italia invece il Pd dovrebbe scivolare dal 41 al 16%, mentre la Lega è data dal 6,16 del 2014 al 31,5% odierno.

Un fantasma a Strasburgo

E allora come sarà il prossimo Parlamento europeo? È presto per dirlo. Ma col Regno Unito fuori dai giochi, la Cdu tedesca della Merkel in forte difficoltà, Macron in caduta libera e le forze sovraniste in grande spolvero, per l’attuale maggioranza saranno tempi bui. In più, alle forze nazionaliste-sovraniste si unirà probabilmente la pattuglia di eurodeputati 5 Stelle (si parla di un aumento da 17 a 25 eletti).
E così, l’idea di Macron di approfittare dell’eclissi della Merkel e dell’assenza della May per diventare colui che dà le carte in Europa, finirà facilmente nel libro dei sogni.

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Massimo Solari è avvocato cassazionista e scrittore. Ha pubblicato diversi volumi sulla storia di Piacenza e alcuni romanzi. Ha tenuto conferenze e convegni sulla storia di Piacenza. Ha collaborato con le riviste Panoramamusei, L'Urtiga, e scrive sul quotidiano Italia Oggi.

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