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Medjugorje sì o no: a che punto siamo?

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Medjugorje: da Papa Francesco ancora nessun riconoscimento delle apparizioni mariane. Questo è certo. È bene sgomberare il campo dagli equivoci, che la smania sensazionalistica alimenta inevitabilmente.
Quando poi anche l’inviato speciale della Santa Sede si presta a rilasciare dichiarazioni improvvide, non si sa più chi accreditare. La sua successiva precisazione, a mo’ di rettifica, è arrivata. Ma sarebbe stato meglio non esservi costretti. Ricapitoliamo, comunque, gli ultimi avvenimenti.

Medjugorje: i compiti di Hoser 

Monsignor Henryk Hoser, un vescovo polacco, è l’inviato speciale papale a Medjugorje. Nominato lo scorso 11 febbraio, il suo compito, come recita il comunicato della Santa Sede, è esclusivamente pastorale. Deve riferire al Papa su come venga assicurata la cura pastorale delle centinaia di migliaia di fedeli, che convengono là in pellegrinaggio. Nonché suggerire nuove iniziative, dirette al medesimo scopo. Insomma: non è a Medjugorje per valutare la credibilità dei cosiddetti veggenti e l’attendibilità delle ritenute apparizioni mariane.

Le due versioni

Nei giorni scorsi, monsignor Hoser ha rilasciato dichiarazioni al network digitale Aleteia. Il loro contenuto è stato riportato diversamente dal sito web, nella versione italiana e in quella francese. Vediamole distintamente.

  • Nella versione italiana, il prelato afferma soltanto che il culto mariano a Medjugorje non è proibito e può svolgersi apertamente.
  • Nella versione francese, il presule si avventura invece in una prognosi favorevole al riconoscimento papale delle apparizioni di Maria. Dicendo che gli sembra addirittura possibile che il pronunciamento intervenga entro l’anno. E che esso concerna solo le prime apparizioni, riferite tra fine giugno e inizio luglio 1981.

Medjugorje: grancassa mediatica e precisazioni 

Risultato: titoli dei siti web e dei giornali sull’approvazione papale del carattere soprannaturale degli eventi, legati al piccolo villaggio bosniaco. Peccato che non sia accaduto niente di tutto questo. E che solo nella versione italiana di Alteia le dichiarazioni di monsignor Hoser aderiscano alla realtà.

Comunque, scoppiato il caso, il religioso polacco è tornato a rilasciare interviste, correndo ai ripari e dando valore solo alla versione italiana di Alteia. Monsignor Hoser ha poi ricordato che per le apparizioni il giudizio di Francesco si baserà sulle conclusioni della Commissione Ruini del 2010. Incaricato da Benedetto XVI, il gruppo di porporati, sacerdoti, teologi e psicologi ha terminato i suoi lavori nel 2014.

Da allora, le sue conclusioni sono a disposizione del Pontefice. Il quale, lo scorso maggio, di fatto le ha rese pubbliche, parlandone con i giornalisti di ritorno da Fatima. In effetti, la commissione ha espresso favore per le prime apparizioni e dubbi invece su quelle successive, apparentemente mai terminate. E ha proposto di trasformare la parrocchia di Medjugorje in santuario pontificio. Per ora, comunque, tutto è fermo, in attesa delle decisioni di Papa Francesco.

I piedi di piombo di Roma

Proviamo a tirare le fila, mettendo in luce gli aspetti della questione che vengono normalmente trascurati. In generale, la Chiesa è molto prudente a proposito delle apparizioni e dei fenomeni straordinari. Il problema non è solo quello della loro autenticità e interpretazione. Problematico è soprattutto il rapporto tra rivelazione divina pubblica e rivelazioni private.

Solo la prima, della quale è destinataria e depositaria la Chiesa, vincola i fedeli ed è ritenuta senz’altro autentica. Essa è costituita dalla Scrittura e dalla Tradizione della Chiesa. Inoltre, l’utilità dell’irruzione del soprannaturale nell’ordinario è più spesso equivocata. Quest’ultima, per la Chiesa, normalmente non porta alla fede chi ne sia privo; tutt’al più, corrobora chi già la possiede.

Medjugorje: i dubbi del vescovo di Mostar

Nel caso di Medjugorje, poi, ci sono altri due problemi. Il primo è che sembra che le rivelazioni mariane continuino ancora. A parte l’originalità di questa continuazione, è normale che il Papa esiti a pronunciarsi sopra un fenomeno non concluso. Il secondo problema è che il vescovo di Mostar, monsignor Ratko Peric, è sempre stato molto scettico circa questo caso. E, soprattutto, egli ha sempre escluso l’effettiva ricorrenza di apparizioni mariane.

I suoi dubbi pare siano condivisi dalla Congregazione per la Dottrina della Fede, che per conto del Papa si occupa dei fatti prodigiosi. Inoltre, alcuni dei Francescani che prestavano servizio a Medjugorje hanno subito restrizioni canoniche. E uno è stato addirittura ridotto allo stato laicale. Sostituirsi al vescovo del luogo è ciò che la Santa Sede tende il più possibile a evitare, in questi casi. Anche per Medjugorje, preferirebbe non fare eccezioni.

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Corrado Cavallotti è laureato con lode in Giurisprudenza all’Università Cattolica. Ha vinto il Premio Gemelli 2012 per il miglior laureato 2010 della Facoltà di Giurisprudenza di Piacenza. Ama la storia, la politica ed è appassionato di Chiesa. Scrive brevi saggi e collabora con il periodico Vita Nostra.

1 commento

  1. Si fanno articoli su articoli sull’approvazione o meno delle apparizioni, ma qualcuno … ha mai dato credito a ciò che chiede la Madonna?
    Appare a rue du bac nel 1830 chiedendo la preghiera e la conversione altrimenti … preannuncia le stragi di una decina di anni dopo, la caduta del re e l’uccisione del vescovo … e tutto avviene.
    Appare a Fatima nel 1917 e preannuncia la fine della 1a guerra mondiale, chiedendo la preghiera e la conversione altrimenti … ne sarebbe arrivata una peggiore … e infatti tutto avviene. Chiede anche la consacrazione della Russia al suo cuore immacolato, ma ci vogliono 70 anni perché ciò avvenga. E quando avviene, la Russia implode, senza stragi.
    Appare a Kibeko nel 1981 chiedendo la preghiera e la conversione altrimenti … preannuncia le future stragi tra Hutu e Tutsi … e 10 anni dopo tutto avviene.
    Appare a Medjugorje sempre nell’81 chiedendo preghiera e conversione altrimenti … preannuncia la possibile guerra … e 10 anni dopo esattamente lo stesso giorno, tutto ha inizio.
    La Madonna appare in momenti particolari della storia, preannunciando ciò che potremmo benissimo evitare dando credito alle Sue parole. Ma a quanto pare, a noi interessa solo l’approvazione. E quando l’apparizione viene approvata, abbiamo la lista dei miracoli da chiedere.

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