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Notre-Dame: tra fede e potere, ha fatto la Storia

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Notre-Dame: un furioso incendio sta consumando la cattedrale di Parigi. Il presidente Macron ieri sera ha rinunciato ad un discorso a reti unificate che avrebbe dovuto essere “epocale” e si è precipitato in mesto pellegrinaggio sul luogo del disastro. Ma forse lo stesso inquilino dell’Eliseo non sa fino in fondo qual è il legame tra Notre-Dame e il Potere.

Dai Templari a Napoleone

Fin dall’inizio della sua costruzione nel XII secolo (non a caso viene posta di fronte all’allora centro del potere regale, su quell’isola della Senna che era stata la romana Lutetia Parisiorum) Notre-Dame ha condiviso ogni vagito, ogni sussulto della storia francese.

Sul suo sagrato vengono arsi vivi il 18 marzo 1314 Jacques de Molay, il gran maestro dei templari, e i suoi ultimi compagni. Nella cattedrale parigina convolano a nozze Enrico IV e la regina Margot nel 1572, appena prima della notte di San Bartolomeo.
A Notre-Dame Robespierre fa esibire una ballerina travestita da dea della Ragione. E sempre sotto le navate della chiesa più importante di Francia Napoleone si auto-incorona il 2 dicembre 1804.

Sempre lui, al ritorno dall’isola d’Elba, preconizza che la sua aquila avrebbe volato “di campanile in campanile fino alle torri di Notre-Dame”. Un giusto presagio: in poco tempo Napoleone riagguanta il potere, che però gli verrà definitivamente tolto dopo soli 100 giorni nella piana di Waterloo.

Hugo e De Gaulle

Ancora: come dimenticare Victor Hugo e il capolavoro “Notre-Dame de Paris”, con il mitico Quasimodo (riportato in auge dal cartoon Disney e dal fortunato musical di Cocciante)?
Infine, la cattedrale anche nel Novecento diventa un simbolo della rinascita francese, quando De Gaulle assistite al Te Deum che celebra la liberazione di Parigi dai Nazisti.

Il chilometro zero

Insomma, Notre-Dame non è solo la cattedrale di Parigi e la basilica più visitata dopo San Pietro; è il cuore pulsante del Potere francese e la sua rappresentazione più intima e sacra. Basti pensare a un altro indizio: sul suo sagrato, e non davanti all’Eliseo o da Versailles, parte il chilometro zero di ogni strada di Francia.

Facendo scorrere i siti social dei Pompieri di Parigi o di Notre-Dame si vedono purtroppo anche tanti musulmani che esultano, ripresi da francesi giustamente indignati. Anche questo dimostra però come Notre-Dame non sia semplicemente un simbolo religioso, ma un simbolo identitario quant’altri mai.

L’angoscia dei parigini

In queste ore moltissimi parigini hanno pregato e pianto sui ponti della Senna guardando bruciare Notre-Dame, mentre tutte le chiese di Parigi hanno fatto suonare a stormo le campane, in requiem della loro cattedrale. Certamente Notre-Dame verrà ricostruita, ma dopo il 15 aprile 2019 anche per lei nulla sarà mai come prima.

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Massimo Solari è avvocato cassazionista e scrittore. Ha pubblicato diversi volumi sulla storia di Piacenza e alcuni romanzi. Ha tenuto conferenze e convegni sulla storia di Piacenza. Ha collaborato con le riviste Panoramamusei, L'Urtiga, e scrive sul quotidiano Italia Oggi.

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