Cultura

Danimarca: da Copenaghen ad Andersen, un viaggio emozionante

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Il porto di Nyhavn a Copenhagen

Danimarca: “Abbiamo perso tutte le guerre ma siamo la monarchia più antica d’Europa”. Questo racconta Tristan guida del National Museum di Copenaghen mentre spiega la storia del suo Paese. E questo forse è uno dei segreti del fascino che la Danimarca esercita sui suoi visitatori a partire da Copenaghen. Città dei canali, dei giardini incantati, delle cupole d’oro e delle biciclette, la capitale danese vive di una straordinaria fiducia sociale che trae origine dalla intelligenza e dall’onestà intellettuale della monarchia regnante.

Perché non si parla mai nelle cronache attuali di ciò che accade in Danimarca? Copenaghen non conosce il clamore delle fake news; ma fonda la propria imperturbabilità su una positiva alleanza tra Parlamento e Sovrana che sfocia nel connubio ideale tra welfare ed economia di mercato. La Regina Margrethe (1940) è un perfetto esempio di equilibrio e di modernità: vicina ai suoi sudditi con lo sguardo aperto al mondo.

A Copenaghen non si respira lo spleen (cioè la malinconia) degli scrittori nordici, ma la spensieratezza e il fascino di una capitale ridente e giovane. Fulcro della vita cittadina è il rispetto per i valori civili insieme all’amore per la natura e per le arti. Splendide piazze, suggestive visioni romantiche del magico porto di Nyhavn, squarci infiniti di parchi adorni di violette e tulipani accolgono il turista in un abbraccio semplice ed austero.

Danimarca: musei suggestivi

Dal Medioevo vichingo, deriva la leggendaria pratica della navigazione che diverrà nel Settecento abilità marinaresca e militare nella conquista delle colonie d’oltremare. E proprio al Museo di Storia e Tradizione Danese il visitatore può immergersi nelle grandiosa epopea di un popolo che dal mare e per il mare ha costruito la propria identità.

Nel cuore di Copenaghen ci sono altri due prestigiosi musei: lo Startens Museum for Kunst, con una raccolta di pittura europea dal Rinascimento all’Ottocento e il Glyptotek Museum, con ricchissima collezione di Arte contemporanea danese.

Nei pressi del Parco di Tivoli dal 1892 si ergono anche due palazzi che contengono la collezione privata dell’industriale Karl Jacobsen donata alla Città. Si tratta di un ponderoso patrimonio di antichità (egizie, babilonesi, greche e romane) insieme a due originalissime collezioni di pitture impressioniste francesi e danesi unitamente a una serie di piccole sculture di Degas.

Le chiese di Copenaghen

Nella capitale danese ci sono molte chiese. La religione ufficiale è il protestantesimo dal 1533 ed è suggestivo partecipare ad una cerimonia religiosa che ci riporta al rigore del rito antico. È triste constatare, tuttavia, che la maggior parte della popolazione giovanile e di mezza età è assai lontana dalla fede. E ricerca una generica “happiness” borghese di effimera inconsistenza etica: nei pressi della cattedrale cattolica di San Salvatore si trova la mitica comunità hippy “Cristiania”, che dal 1972 vive l’egualitarismo comunitario di chiara derivazione britannica.

Un passaggio a Roskilde

Durante il viaggio in Danimarca non deve mancare una visita a Roskilde, antica cittadina situata sul fiordo omonimo. La sua prestigiosa cattedrale romanica è diventata nei secoli il mausoleo dei regnanti di Danimarca e Germania. Stupisce la grandiosità della struttura e la dilatazione dello spazio interno illuminato dal sole e proiettato verso l’alto. Innumerevoli le cappelle popolate di tombe e di statue marmoree, un severo “memento mori”.

Parchi e giardini conducono al mare; presso il coloratissimo porto si trova il Museo dei Vichinghi, interessante raccolta di reperti di 5 navi ritrovate sul territorio. L’indagine storica sulle origini e i viaggi lungo i mari dell’antico popolo si fonde con la ricerca tecnica sulla costruzione ed efficienza marinara delle lunghissime navi.

Andersen, il re delle fiabe

Altra tappa fondamentale la bellissima isola di Fionia con l’antica città di Odense (il suo nome discende da Odino, il mitico dio del Walhalla vichingo). La città deve la sua notorietà alla figura dello scrittore Hans Cristian Andersen (1805-1875), creatore di un mondo di fiabe che accompagnano da sempre tutti i bambini del mondo.

Singolare è il tessuto urbanistico di Odense, che oggi vive interamente delle attività legate al porto e ai commerci; i quartieri vecchi costruiti intorno alla Cattedrale di San Canuto sono un intreccio di piccole strade animate da casette variopinte che si affacciano sul canale Odense.

Il percorso di visita della città è interamente dedicato al Andersen. Dapprima la casa natale; quindi l’abitazione dell’adolescenza e il bel museo storico-biografico. Ciò che colpisce e fa male al cuore è l’estrema povertà delle origini dello scrittore, figlio di un ciabattino e di una lavandaia, simbolo di una società in trasformazione che nel primo Ottocento ignorava completamente qualsiasi forma di egualitarismo.

Danimarca: cucina semplice

Il viaggio è allietato dalla cucina danese, semplice e improntata sui gusti forti: steak, patate, baccalà, ostriche, dolci alla crema, squisiti vini di frutta e la celebre birra Carlsberg. In Danimarca non esiste la raffinatezza borghese, ma la ristorazione rientra nella praticità del quotidiano sullo sfondo della sobrietà più assoluta.

Sulle tracce di Amleto

Non può mancare infine la romantica visita al castello di Kronborg nel piccolo villaggio di Elsinore (Helsingør). Il castello di aspetto medievale, ricostruito più volte a causa di ripetuti incendi è legato alla memoria del principe Amleto immortalato da William Shakespeare.

Lunga e suggestiva è la visita al Castello abitato dai Sovrani di Danimarca tra i quali si ricordano, in particolare, Federico IV e Sofia, regnanti alla fine del Cinquecento. Ma ciò che rende il luogo sublime è la piccola spiaggia ai piedi del Castello; da lì, tra vele e piccole imbarcazioni, lo sguardo corre all’immensità del mare fino alle coste svedesi.

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Maria Giovanna Forlani, piacentina, ha compiuto gli studi classici; si è laureata in Storia e Filosofia ed in Lingue e Letterature Straniere; è diplomata in pianoforte e clavicembalo. Dopo aver insegnato nei Licei è diventata Dirigente Scolastico. Cultrice delle arti, grande viaggiatrice, amante del nuoto e grande camminatrice. Ama la natura e il teatro. È giornalista pubblicista, conferenziera e saggista ed ha al suo attivo numerose pubblicazioni.

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