Cinque Stelle, Lega e anche Partito democratico. Manca solo Berlusconi, ma l’ex premier ha già dato. Qual è il denominatore comune? I giudici e il rapporto tra politica e magistratura. Passano gli anni, ma il clima è sempre molto teso, per non dire rovente, sul piano civile e su quello penale.
Cinque Stelle: la tempesta siciliana
Partiamo da Grillo. Il giudice che ha sospeso la candidatura del Cinque Stelle Cancelleri a governatore siciliano è Claudia Spiga, un magistrato civile di Palermo. La causa è tra soggetti privati, su ricorso del signor Mauro Giulivi, candidato escluso dalle regionarie siciliane. Il provvedimento che ha messo a rumore la politica nazionale è di natura cautelare. E infatti il giudice si è affrettata a precisare che si tratta della sospensione di un atto di una associazione, che può essere sospeso e annullato, dato che gli effetti dello stesso non si sono ancora definitivamente realizzati ed esauriti, con la presentazione ufficiale della lista elettorale.
Cinque Stelle: che fare?
Una delle idee del movimento di Beppe Grillo sarebbe quella di espellere il Giulivi, facendo così venir meno la materia del contendere. Ma tale ipotesi è stata subito accantonata. Come mai? Diventerebbe un boomerang per il Movimento, che ha già altre gatte da pelare, come la candidatura bulgara di Di Maio a premier e la farsa dei 7 sfidanti. L’altra soluzione è di rifare a tambur battente le regionarie online. Ma la scadenza per presentare il simbolo è fissata per il 23 settembre. E da quel momento bisogna raccogliere 3.600 firme per la presentazione della lista siciliana. Problema non da poco, ma forse l’unica soluzione per consentire a Cancelleri di presentarsi alle elezioni. Per ora Grillo conferma la candidatura: “Cancelleri era, è e sarà il candidato presidente”. In questo modo, però, i Cinque Stelle si allontanano sempre più dai loro principi legalitari della prima ora.
Lega: conti sequestrati
Giudice civile per i Cinque Stelle, giudice penale per la Lega di Salvini. Secondo i magistrati del tribunale di Genova, la Lega ha incassato per alcuni anni rimborsi non dovuti, falsificando i rendiconti delle spese elettorali. Di conseguenza, nei giorni scorsi i giudici hanno sequestrato tutti i conti correnti del Carroccio, tra gli strepiti leghisti. Lo Stato, per i magistrati genovesi, deve essere risarcito di 59 milioni. I fatti sarebbero avvenuti durante il regno di Bossi, con Belsito come segretario amministrativo.
Pd e caso Consip
E l’affare Consip? Sembra ancora molto intricato. Possiamo solo dire che riguarda il più grande appalto europeo, 2,7 miliardi di euro. Coinvolti nelle indagini dirigenti di Consip e imprenditori, il padre di Renzi, due generali dei Carabinieri, il Noe, nucleo operativo ecologico dell’Arma. E poi il Pubblico ministero Woodcock, l’allora vicecomandante del Noe, Sergio De Caprio, alias capitano Ultimo, colui che nel 1993 arrestò Totò Riina. Ma in quest’ultimo caso, a differenza dei precedenti, non è stato preso nessun provvedimento cautelare nei confronti della politica.
Magistratura supplente
Un quadro desolante? Abbastanza. Resta il fatto che politica e magistratura mai come in questi giorni sono ai ferri corti. Sul caso Consip, Renzi chiarisce “non ho mai parlato di complotto”. E in effetti non ne possiamo parlare neppure noi, stante anche il fatto che i giudici sono un magistrato civile di Palermo, un collegio penale di Genova e una dozzina di giudici differenti per Consip. Dunque di certo non si tratta di una riedizione aggiornata e corretta di Mani pulite. Ma come diceva Borrelli nel 1992, la magistratura interviene come supplente quando la politica è latitante. Che oggi la politica sia in grave difficoltà è sotto gli occhi di tutti. E rimedi, suggeriti da più parti, come quello di una nuova legge sulle intercettazioni o dell’elezione popolare dei magistrati, non renderebbero più tranquilli i cittadini, né i rapporti tra giudici e politici.
Massimo Solari è avvocato cassazionista e scrittore. Ha pubblicato diversi volumi sulla storia di Piacenza e alcuni romanzi. Ha tenuto conferenze e convegni sulla storia di Piacenza. Ha collaborato con le riviste Panoramamusei, L'Urtiga, e scrive sul quotidiano Italia Oggi.